Ciao a tutti cari amici verdi oggi, scopriremo qualche nozione su come coltivare l’arancio.
L’albero d’arancia o Citrus appartiene ad un genere che comprende 20-25 specie e molti ibridi complessi di arbusti e alberi sempre verdi, spesso spinosi, originari delle boscaglie e dei sottoboschi dell’Asia sudorientale e delle isole maggiori del Pacifico orientale.
Le foglie sono alterne e semplici,di solito con con piccioli alettati. I loro fiori, capaci di emettere un intensa fragranza si manifestano a forma i coppa poco profonda, di colore bianco. Quando i fiori si schiudono sono capaci di attirare anche i nostri amici impollinatori.
I frutti degli agrumi, ci impiegano circa un anno a maturare, alcuni sono più rapidi, altri meno.
I Citrus temono il gelo e nelle zone soggette a frequenti gelate è consigliabile coltivarli in serre fredde o temperate oppure in serre a muro.
Nei climi più miti o caldi si adattano bene in giardini o frutteti. Queste piante possono essere sia rustiche che delicate a seconda della specie. Coltivare le arance in serra potrebbe però esporle al ragnetto rosso, alle mosche bianche e alle cocciniglie. All’aperto invece, dovete stare attenti al marciume radicale che può creargli grossi problemi.
L’albero d’arancio può anche crescere molto, fino a 12 metri quindi, valutate bene la sua posizione.
Per mia gioia ai citrus non piace il terreno argilloso ma prediligono terreni drenanti a medio impasto ma, per mia esperienza e come potete vedere dalle foto, se si sceglie una valida posizione, e gli si prestano le dovute cure, crescono anche nell’argilla 🙂 .
Moltiplicare questo albero si può fare seminando i suoi semi in primavera, oppure facendo radicare le talee semilegnose in estate.
Se non avete ancora uno di questi agrumi, sappiate che và messo a dimora nel frutteto o giardino solo quando siete certi che non si verificheranno più gelate e come tutti gli alberi o arbusti, dovrete garantirgli un irrigazione, meccanica o manuale almeno per i primi anni di vita, fino a quando la pianta diventerà adulta.
Ovviamente se la siccità è prolungata e bene annaffiarli anche da adulti.
La potatura può eseguire in due momenti dell’anno, in inverno, quando la pianta riposa e in estate, a Luglio. Ad ogni modo se notate, delle parti secche o rotte vi consiglio di rimuoverle dato che, rubano energie alla pianta e come si sul dire:”Il secco, cammina”.
Spero che questo articolo vi sia stato d’aiuto e abbia chiarito i vostri dubbi, fatemi sapere come vanno le vostre piante xoxox Imparardinaggio